Ottobre 17, 2025
Gli incubi di Freud

Gli Incubi di Freud sono una distopia solista e cooperativa di alternative talkative rock di Joshua McFarrow, “paziente zero” (nonché voce, basso, musica, testi, video, idee, crisi esistenziali) di Ripe San Ginesio (remota provincia maceratese) Gli altri pazienti/musicisti viaggiano lungo l’inesistente asse Treia/Porto Sant’Elpidio.

La band si completa così con Alessandro Camela alla batteria, Andrea “K” Piermarteri alla chitarra ritmica e Massimiliano Camela alla chitarra solista. Non è casuale l’utilizzo di termini psicoterapeutici (come deducibile dal nome del progetto): il concept e le tematiche del gruppo nascono dall’esperienza in prima persona del cantante, dando seguito alle sedute in studio attraverso la musica.
“Gli incubi di Freud nascono dalla precisa necessità di fare introspezione pubblica con la schiettezza propria della musica, ambito che mi permette di muovermi senza gli abituali impacci di timido impacciato introverso quale sono senza un microfono sotto al mento.” afferma Joshua. vedrà la luce nei club del maceratese e dell’anconetano solo nella primavera del 2023 con l’attuale formazione.

In radio date dal 26 Gennaio, in collaborazione con la Red Owl Records, con distribuzione Orangle Records, INgrooves Virginmusic, Universal Music Italia, e su tutti gli store digitali potete ascoltare l’EP “DIASTOLE”: un piccolo portagioie ricco di minerali inestimabili, una folgorante mezzora di pietre, rubini, diamanti luccicanti e vili sassate. Nello scrigno, nei trenta minuti, si viaggia tra richiami nu-metal, pop-rock ammiccante e danzereccio, progressive rock di rieducazione emotiva scevra da ipocrisie, rassicurante cantautorato di stampo Battistiano, math rock che guarda Oltremanica parlando però di mitologia greca, per
concludere con uno psichedelico viaggio interstellare a bordo di synth spaziosi, percussioni crashate da asteroidi in collisione con l’astronave de Gli incubi di Freud.

Nella nostra playlist Guida Rock Selection trovate “Leader carismatico”, un beffardo grido di denuncia contro tutte le persone in posizioni di rilievo politico e sociale che per mantenere tale agio sociale svendono benissimo la loro vuota immagine, spacciandola per un contenitore di valori imprescindibili per dei seguaci ciechi e acritici.

Ciao Joshua! Descrivi la band brevemente

Alternative rock in italiano, che è ben diverso da rock alternativo italiano, ne cambia l’attitudine e l’ispirazione. Meta-teatro musicato, chaise lounge da seduta psicanalitica a forma di band

Descrivi la vostra musica solo con pochi aggettivi

Baroccheggiante, malinconica, molto strutturata, emozionale

Cosa ti ha spinto ad iniziare con la musica e quando?

Da adolescente ho solo risposto al banale richiamo ancestrale del dovermi rinchiude in un garage con altri coetanei puzzolenti e in rivolta contro il loro stesso percorso di crescita, con la pia illusione che urlando e sbattendo avremmo smesso di puzzare ed avremmo trovato la via maestra. Da adulto sono rimasto folgorato dai Billy Talent in apertura ai Muse allo Sziget Festival del 2010. Sono entrato in risonanza con un “FA” del basso sul bridge di “Surrender” dei Billy Talent appunto.

Quale tua canzone descrive meglio il tuo stile?

“Migliore attore non protagonista”, che è inno e epitaffio, dimenata e dimenante, tragedia e resurrezione, familiare e sincopata, facile ma non banale. Dicotomie ovunque!

Quali canzoni di altri descrivono meglio la tua formazione musicale?

Feeder – Come back around e Descend
Jimmy Eat World – Night Drive e 23
Ministri – Idioti e I tuoi weekend mi distruggono
Gazebo Penguins – Nebbia
Cara calma – Altalene
Blink 182 – Stay together for the kids e Adam’s song
Incubus – The warmth e Under my umbrella
Limp Bizkit – Boiler e Nookie
Caparezza – Jodellavitanonhocapitouncazzo
Arcane Roots – Hell and High Water

Potendo tornare indietro nel tempo, quale canzone ruberesti ad un altro autore? 

Sick Sad Little World degli Incubus
Abituarsi alla fine dei Ministri

Quali autori hanno ispirato maggiomente il tuo stile? 

Feeder, Jimmy Eat World, Ministri, Gazebo Penguins, Cara Calma

C’è un disco che ti ha aiutato in un momento particolare della tua vita? Quale e perché.

Comfort in sound dei Feeder mi ha tenuto la mano nella transizione del lutto peggiore fin qui subito

Quali sono i tuoi strumenti musicali preferiti da ascoltare?

Basso e batteria, la sezione ritmica vince su tutto

Quali sono i tuoi strumenti musicali preferiti da suonare?

Il basso, dato che cantante lo sono da vecchia data, mentre è relativamente recente che sono anche strumentista

Cosa porta maggiormente ispirazione nel tuo processo di creazione di un nuovo brano? 

A me che sono molto “schiavo” della tecnologia dà molto sollievo abbandonarmi a penna e foglio di carta, perdermi in un contesto sociale come osservatore invisibile, magari al bancone del pub con una pinta di amarissima ipa. Flusso libero di pensieri, ricercare cazzate divertenti che siano anche parole musicali tra loro, da poter rielaborare poi con lucidità e raziocinio

Libro, film o opera artistica che hanno ispirato una tua canzone?

La tomba di Dante a Ravenna ha ispirato il nostro brano “Santità o demenza”

Film di cui riscriveresti la colonna sonora?

L’arte del sogno di Gondry, che pur essendo molto distante da una nostra possibile sonorizzazione (se ci mantenessimo nei nostri standard) mi intriga tantissimo come tematica

Primo, ultimo e prossimo concerto a cui hai assistito

Il primo grande concerto sono stati i Feeder in apertura ai Rem, il 23 luglio 2003 allo stadio del Conero di Ancona.
L’ultimo i Voina al Magma di Tolentino.
Il prossimo è ancora da pianificare

L’esperienza più bella che hai vissuto musicalmente (Festival, concerti, eventi in cui hai suonato)

Il nostro debutto con questa formazione al Drunk in Public di Trodica di Morrovalle. Tutta la tensione si dissolse in una gran bella serata, molto partecipata, musicalmente condivisa e bisbocciata coi quei pazzi dei Krifi Wag, che saluto

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